Il lavoro che ami non è sempre la strada giusta

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Voglio parlarti di qualcosa che potrebbe capovolgere il pensiero convenzionale degli ultimi tempi, talmente tanto spinto da più fronti, che ha contribuito a generare uno stato di confusione molto alto sul tema lavoro e autorealizzazione.

Lo scopo non è deludere aspettative, ma anzi, innescare un processo di potenziamento concreto che solo un esame di realtà può restituirti.

Credo che la “teoria della passione” abbia fallito e che questo stia notevolmente peggiorando le cose e allontanandoci dal nostro percorso di autorealizzazione.

Seguire le proprie passioni, senza costruire attorno un solido bagaglio di competenze e impegno, non fa altro che peggiorare le cose.

Spesso il peggioramento è dovuto a cause esterne, ma spesso a decisioni prese inconsapevolmente anni prima.

Oppure all’indottrinamento che ci siamo inflitti a vicenda e un po’ anche al nostro terribile istinto di incaponirci ad aderire a schemi sociali che in realtà c’entrano poco con noi.

Questo può averti creato situazioni sociali, lavorative, o comunque di vita, dove ti sei lanciatə nelle tue passioni con profondo entusiasmo ed energia, ma poi, in qualche modo ti hanno un po’ svuotato dentro.

Quando il lavoro che ami diventa un vero lavoro

Ci diciamo poi un’altra verità?

Scoprirai, ad esempio, che quando farai qualcosa di davvero appassionante e quando questa diventerà un lavoro, ci saranno comunque molti momenti di down e rogne da gestire.

E tu in quelle rogne ci dovrai stare.

Perché la vita è questo: un insieme di cose importanti e meno importanti, belle, meno belle. La vita è una montagna russa di eventi ed emozioni.

Altra verità empirica: la vera passione è rara, e quando c’è assomiglia più ad un tratto ossessivo e non sempre fa stare bene, tutt’altro.

Può diventare una compulsione piacevole, ma sempre una compulsione.

Una fame di andare a fondo per scoprire nuove stanze che si aprono e consapevolizzare di essere sempre più ignoranti in qualcosa, che ci porta lontano dal senso di appagamento comunemente ricercato.

Prima la competenza e l’esperienza

Ed ecco la parte bella:

Puoi avere interessi, valori, attitudini, strutture di personalità ed esperienze, ma non hai un “destino vita-lavoro”.

Puoi costruirtelo, attraverso un lavoro accurato su di te. Ma é necessario” fare”.

E non è fare in modo che tutto sia bello e perfetto, ma costruirti gli strumenti affinché tu, quel percorso di montagne russe, mare calmo, onde piacevoli e tempeste, lo possa affrontare, uscendone più competente, consapevole e rafforzatə.

Quando vuoi reinvertarti, è necessario “andare a bottega” ad imparare, come si faceva nel rinascimento.

La passione arriverà quando avrai esperito concretamente e dimostrato l’autonomia sulla costruzione dei tuoi risultati, e un impatto sugli altri tale poter essere riconosciutə nel valore che porti, e rassicuratə sul fatto che potrai farlo supportatə dal contesto sociale in cui vivi. Questo è quello che ci vuole.

Non peggiorare le cose incaponendoti a cercare per forza la tua passione. Perché è più un tema di costruzione di competenze, capacità, abilità.

É più un fare e scoprire, più che scoprire e solo dopo, fare.

La passione viene a seguire,

la senti nascere mentre generi impegno e costruisci competenza.

Sarà la passione a seguire Te, non tu a seguire la passione.

Cosa fare per uscire da un impasse

Uno Psicologo evoluzionista specializzato in Career Coaching e Autorealizzazione può aiutarti ad esplorare opportunità di scelta e crescita esistenziale e professionale.

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Alla prossima

Davide

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Dott. Davide Etzi

Psicologo, Psicoeconomista, Executive Coach e Terapeuta  [www.davideetzi.it]

Consulente in management e sviluppo delle Persone nelle Organizzazioni [www.humanev.com]

Milano, Piazza Belgioioso 2

Roma, Via Anastasio II, 80

Online: https://whereby.com/davide.etzi

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