A nessuno piace avere a che fare con persone irritanti e difficili.
Al di là dei momenti duri e spiacevoli che si possono creare, alcune relazioni hanno il potere di restituire così tanta negatività che è difficile ripristinare un’armonia interna per molto tempo dopo il contatto.
La negatività che portano con sé può turbare l’armonia interna e minare la tua tranquillità.
Potresti aver sperimentato situazioni in cui ti sei sentitə costantemente in guardia, timorosə di provocarle inavvertitamente o semplicemente di essere te stessə.
In questo articolo, esploreremo come affrontare queste dinamiche sfidanti in modo costruttivo.
Cosa si intende per “Persone Difficili”
Un primo modo di considerare una persona “difficile”, dal punto di vista psicologico, è quella che la mette al polo opposto della gradevolezza, una delle categorie di tratti fondamentali del modello di personalità Big Five, che è tuttora uno dei test di personalità brevi più utilizzati, dalla psicologia sociale e del lavoro.
Sebbene ciò abbia senso, esiste un’altra prospettiva che considera l’essere una persona “difficile” una dimensione “patologica”, che è alla radice di diversi disturbi della personalità.
In questo senso la persona difficile è colei che si muove contro gli altri e che incorpora sia diversi tratti caratteriali e patologici, come il narcisismo, l’istrionismo, il perfezionismo, l’arroganza, etc.
Cosa vuol dire essere Persone Difficili
Nuove ricerche (alla Stony Broke University di New York pubblicate dall’APA, American Psychological Association) hanno portato ad una comprensione più approfondita delle modalità contrastanti delle Persone e delle sue complesse componenti.
Invece di considerarle solo come il contrario della gradevolezza, gli studiosi hanno identificato sei componenti chiave delle Personalità contrastanti:
- Antisocialità: coinvolgimento in attività e comportamenti ingannevoli.
- Irrittabilità: manifestazioni di irritabilità e aggressività verbale.
- Ricerca di attenzione: adozione di atteggiamenti provocatori ed esagerazione delle emozioni.
- Oppositività: tendenza all’opposizione.
- Diffidenza: sospetto e paranoia.
- Aggressione: inclinazione a muoversi contro gli altri.
Non è detto che le Persone “difficili” posseggano tutti i fattori, è più verosimile che si distinguano solo per uno o due fattori.
Ad esempio potresti notare che sono irritabili e oppositivi, ma non vedi alcuna prova di antisocialità o diffidenza.
Sapere che le persone “difficili” hanno molteplici dimensioni può aiutarti a vederle sotto una luce più complessa piuttosto che essere semplicemente una seccatura da gestire.
Strategie per Affrontare le Persone Difficili
Quando incontri Persone Difficili che mostrano comportamenti irritanti o ostili, è utile considerare quale combinazione di queste componenti può essere coinvolta.
Questa prospettiva complessa può aiutarti a comprendere meglio le dinamiche sottostanti e a rispondere in modo più efficace. Ecco alcune strategie da considerare:
- Mantieni la calma: Dimostrare tranquillità di fronte all’aggressività altrui può renderti più resiliente e smorzare il conflitto.
- Identifica i fattori: Riconosci le componenti del “muoversi contro” presenti nelle persone difficili con cui interagisci. Questa comprensione può aiutarti a rispondere con empatia.
- Cambia prospettiva: Piuttosto che vedere il comportamento irritante come una singola caratteristica, considera la complessità delle componenti coinvolte.
- Comunicazione efficace: Cerca di capire le motivazioni sottostanti dietro il comportamento della Persona e sii dispostə ad ascoltarlə.
- Imposta confini: Definisci i tuoi limiti e comunicali in modo assertivo ma rispettoso.
- Autoriflessione: Esplora perché certi comportamenti ti colpiscono così tanto e cerca opportunità di crescita.
Un Nuovo Approccio alla gestione delle Persone Difficili
Considerare l’essere Persone difficili come una combinazione di componenti, anziché un semplice tratto di personalità, ci dà la possibilità ottenere una visione più completa delle situazioni e delle relazioni.
Tutto ciò solleva la questione se si possa fare qualcosa per ammorbidire gli spigoli delle personalità irritabili delle Persone.
Se l’essere una Persona Difficile è una caratteristica innata che, nella sua forma estrema, mette un individuo a rischio di un disturbo diagnosticabile, cosa potrebbe innescare un percorso di cambiamento?
Questo approccio non solo fornisce nuove strategie per gestire le situazioni relazionali più complesse, ma può anche stimolare la crescita psicologica e sociale degli individui che si impegnano reciprocamente a venirsi incontro e comprendersi.
Alla luce di queste nuove prospettive, affrontare Persone Difficili può diventare un’opportunità per imparare a crescere nella relazione (sia intrapsichica, con se stessi, che interpersonale, con gli altri) e mantenere il proprio equilibrio emotivo.
Certo, potresti anche decidere che l’intera impresa non vale davvero la pena e che invece di cambiare gli altri, devi cambiare te stessə, che è sempre la soluzione più ragionevole.
Ma è esattamente cambiando te stessə che crei quel terreno fertile per il cambiamento degli altri e della società.
Magari cominciando a chiederti perchè una persona ti dà così tanto fastidio, anzichè fermarti a dire che “ti dà fastidio” (e basta).
Oppure fermandoti a riflettere su ciò che ti fa preoccupare così tanto di qualcuno che ti fa sentire turbatə.
E allora, perchè non iniziare dalla comprensione dei fattori che portano a definire una persona difficile e andare a confrontarsi direttamente su quella dimensione anzichè generalizzare?
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Dott. Davide Etzi
Psicologo, Psicoeconomista, Executive Coach e Terapeuta [www.davideetzi.it]
Consulente in management e sviluppo delle Persone nelle Organizzazioni [www.humanev.com]
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